Gli aghi di Grotz
I primi aghi di qualità
In anticipo sui tempi
I disegni contenuti nel brevetto indicano gli articoli che i due inventori già allora producevano con gli aghi a linguetta: articoli a coste (con serie di aghi funzionanti rispettivamente in orizzontale e trasversalmente verso l'alto), maglieria tubolare, tessuti a maglia rovesciata (con aghi doppi), tessuti a due facce (senza cucitura!) e maglieria in catena. Si apprende così di processi che, nella storia della tecnica della maglieria, vengono datati assai più tardi e vengono attribuiti ad altri inventori. Siccome però Townsend inoltrava le domande di brevetto solo al momento in cui disponeva di prototipi funzionanti, si può supporre che queste macchine non esistessero solamente sulla carta. Non stupisce che egli abbia subito la stessa sorte di molti inventori: i produttori di maglieria erano contrari ad accettare gli effetti di razionalizzazione delle sue invenzioni. Deluso. egli lasciò l'Inghilterra, attraversò l'Oceano alla ricerca di nuovi spazi per il suo spirito creativo.. e fondò a Canton nel Massachusetts un azienda di successo.
Aghi a linguetta da Ebingen
Il fabbricante di aghi Theodor Groz ricevette un giorno, undici anni dopo l'apertura della sua officina, un ago a linguetta. Gli si chiedeva se fosse in grado di tornire aghi di quel tipo. Egli prese la palla al balzo. Costruì le prime attrezzature per una produzione razionale e dal 1864 fu in grado di tornire aghi perfezionati in tutto il mondo. Da allora sino ad oggi l'azienda ha continuato a dare il suo contributo allo sviluppo negli aghi a linguetta. Ha adattato la composizione del materiale, il processo di tempera e la costruzione alle crescenti sollecitazioni meccaniche alle quali gli aghi sono sottoposti. Ha verificato da quali misure negli aghi dipenda la perfezione di un disegno a maglia ed ha fatto in modo che queste misure venissero mantenute con una precisione al micron.
Aghi di comprovata qualità
Un semplice esempio di calcolo tratto dall'esperienza quotidiana sarà in grado di dimostrare assai meglio di quanto possano fare le parole, quali possano essere le prestazioni di un moderno ago di precisione. Con un normale impianto automatico per la produzione di calze senza cucitura, con cilindro del diametro 3 3/4 di pollice, 4 sistemi e 402 aghi. funzionante a 620 giri al minuto, la linguetta di ogni ago si apre e si chiude 41.3 volte al
secondo, ossia 3.571.500 volte al giorno nel caso di tre turni lavorativi Basterà considerare che tale ago ha uno spessore di soli 0.34 mm (0,11 mm risp. la linguetta o le due pareti a guance). che esso subisce sollecitazioni provocate dalla trazione del tessuto. tensione del filo. durezza del filato. ecc. e che la macchina esegue con tali aghi. ogni giorno. ben 1.4 miliardi di maglie assolutamente identiche. per comprendere perché i tecnici stessi parlino di un "miracolo di precisione e di rendimento...".
1850
Elisabeth Rachel, il passerotto di Parigi del XIX secolo ha cambiato vita. Non canta più le sue canzoni ardite per le strade di Montmartre. Essa é ormai la celebrata interprete di tragedie della Comédie Francaise. Ciò che indossa durante le sue tournées fa moda: dagli spencer con guarnizioni di pizzo per il pomeriggio, agli ampi scialli di pizzo per la sera. I merletti, delicate creazioni della fantasia, incontrano il massimo favore nei saloni di moda. Il continuo crescere della domanda stimola l'inventiva. A Leicester, Redgate mette a punto nel 1855, il telaio in catena con pressa. Con questo telaio la Zimmermann & Sohn di Apolda realizza uno scialle di pizzo che viene lanciato sul mercato col nome della famosa attrice. Ben presto il nome, nella sua forma germanizzata Raschel, viene trasferito dal prodotto alla macchina.
In onore di Elisabeth Rachel Félix il telaio in catena riceve il suo nome
Nata nel 1821 nel Canton Aargau, Elisabeth Rachel Felìx giunse a Parigi dalla sobria Svizzera che era quasi ancora una bambina e dovette guadagnarsi duramente di che vivere. cantando per le strade. La rivoluzione di luglio del 1830 aveva ancora una volta sostituito il tricolore al giglio dei Borboni ed a "Re dei Francesi" era assurto il liberale Luigi Filippo. Era incominciato il secolo d'oro dello sviluppo economico e della gioia di vivere. Nel solo 1833 riferisce con orgoglio il cronista, sono stati dati 50 mila balli e serate di gala. Parigi sfoggia cosi per visitatori che giungono da ogni parte del mondo l'eleganza della sua moda. Anche 73 prime teatrali servono bene ad ottenere quel che più conta, "vedere ed essere visti". Per la dolce ed ambiziosa Elisabeth, la meta era l'ingaggio in un grande teatro e la promessa racchiusa nel suo secondo nome, 'felice', doveva avverarsi. Prima ancora di compiere 18 anni, entrava a far parte della celebre Cemédie Francaise. Con passione densa di spiritualità, Elisabeth interpretò i personaggi di maggior rilievo delle tragedie classiche. I maggiori successi li ebbe con i drammi di Corneille e di Bacino. Nelle sue tournée in Europa ed in America fu acclamata come la maggior attrice tragica del secolo.
Una vedette fa moda
Il suo pubblico non rendeva omaggio soltanto alle sue capacità artistiche, ma era affascinato anche dal suo charme di donna ed acquistava nelle sartorie di Parigi quel che indossava il suo idolo: gli spencer corti con colli e risvolti di pizzo e gli ampi e preziosi scialli di pizzo che l'attrice era solita appoggiare la sera sulle spalle "percorse da un alito rosa", il pizzo, sino a quel momento riservato alla nobiltà, godeva ora di un vero e proprio periodo di revival. che sarebbe durato sino alla fine del secolo. La richiesta di questo articolo era ormai tale da non potervi far fronte con il pizzo lavorato a mano.
Il bisogno stimola l'ingegno
La validità di questo detto trova qui una nuova conferma. A Leicester. Townsend e Moulden inventarono nel 1847 l'ago a linguetta, descritto nel loro brevetto del 1849. un ago che consentiva di migliorare le prestazioni anche dei telai a catena meccanici. Sempre a Leicester. 8 anni più tardi. Redgate combinava una macchina orlatrice con il telaio a catena. Il suo telaio in catena con pressa, con due file di aghi perpendicolari l'una rispetto all'altra. consentiva non solo di produrre razionalmente tessuti a maglia lisci a due facce. ma anche tessuti di pizzo e pizzi. L'invenzione venne brevettata nel 1855 in Sassonia, in quanto Redgate intendeva esportare in questa regione e nella vicina Turingia.

