ALPIMAGLIA
L'evoluzione nella storia del tessile

Inizia la tessitura industriale


1864

Le scienze naturali prosperano, la tecnica nella costruzione delle macchine avanza. Ciò che gli inventori non osano sognare, Jules Verne lo descrive nei suoi romanzi utopistici come fosse realtà. Lo splendore e la miseria dell'industrializzazione sono però già evidenti, si delineano i vantaggi e gli svantaggi. Il vescovo di Mainz si dedica alla questione sociale, Lasalle critica la dottrina di Manchester ed un'enciclica papale condanna il razionalismo come errore dei tempo. La popolazione però aumenta e la richiesta crescente può venir soddisfatta solo dall'aumento della produzione. Il 16 dicembre William Cotton da Loughborough ottiene il brevetto nr. 3123 per una «macchina migliorata per la produzione di maglierie». Egli ha risolto in modo completo il problema del calo automatico. La costruzione del telaio a più teste é giunta così ad un tal punto di completezza che la produzione in massa di maglieria userà per decenni il principio Cotton. Ciò che in questo periodo si migliorò, servì all'aumento della produzione, alla bellezza della maglia ed allo sviluppo di apparecchiature per disegni.

Produzione di massa per il consumo di massa: Il telaio rettilineo per maglieria di W. Cotton 1864

«Chi inventa una macchina accresce il potere dell'uomo ed incrementa il benessere dell' umanità«. Da questa coscienza della propria missione era animato il giovane William Cotton, che nacque nel 1819 in condizioni così misere da non poter fruire di una buona educazione. Ma questa mancanza venne com­pensata da una straordinaria inventiva. Sul lavoro era silenzioso, chiuso e così inavvicinabile che ben presto gli venne dato il soprannome di "duca". Il silenzio del «duca» era concentrazione. Aveva una immaginazione visuale così precisa che, anche senza tavolo da disegno, con la forza del suo pensiero, riusciva a lavorare al progetto, a cui dedicò la sua vita. Si trattava della costruzione di un telaio rettilineo per maglieria azionato da forza motrice, con il quale dovevano essere prodotti contemporaneamente più pezzi del regolare articolo.

Gin come stimolante creativo

Dopo 20 anni di fedele servizio fondò una sua propria impresa, divenne produttore di ma­glieria ed iniziò a realizzare le sue idee. Sedeva giorno dopo giorno al suo posto abituale in un piccolo locale di Loughborough, beveva il suo miscuglio speciale di gin ed acqua, non parlava con nessuno e lavorava senza un tratto di penna alle sue costruzioni. Quando arrivava in fabbrica disegnava col gesso sul banco di lavoro o sul pavimento ciò che si era sviluppato in modo perfetto e funzionante nella sua mente.

A piccoli passi verso la meta

Il suo primo brevetto del 1846 conteneva "alcuni miglioramenti alla macchina per maglieria", che egli riassunse come segue: "Il numero dei movimenti, necessario alla formazione delle maglie, è stato diminuito, cosicchè ora è possibile lavorare ad una velocità superiore e le lunghezze prescritte per gli articoli vengono così raggiunte in tempi più brevi". Col brevetto seguente (1855) egli riuscì a raggiungere ciò che molti costruttori di macchine del suo tempo avevano sognato e poi abbandonato, ovvero "il calo e l'aumento nella sagomatura dell'articolo durante il processo di produzione", potendo escludere per il calo gli aghi dalla presa delle maglie e metterne in azione altri per l'aumentazione. Due anni prima di Barton e Paget trovò una propria soluzione, che applicò nella sua manifattura, ma che in un primo momento non portò al successo. Già il passo successivo (brevetto del 1860) venne denominato come "correzione particolareggiata di una macchina del tipo Cotton". Come intermezzo seguì la costruzione di un piccolo apparecchio (brevetto del 1863), che poteva essere usato per macchina rettilinea e circolare per sollevare il filo dietro all'ago, girarlo attorno all'ago e formare in qualsiasi punto della larghezza dell'articolo un orlo fisso.

Il successo è una calamita

Esso è presupposto per altri successi. Cotton migliora la sua macchina con altri brevetti per apparecchi aggiuntivi, che permettono l'ottenimento di maglieria a coste o con disegni a fantasia. Nel 1878 fondò una fabbrica di macchine, che raggiunse ben presto la produzione di 100 telai all'anno. Quando nel 1887 egli morì, i calzettai di tutto il mondo avevano accettato la sua invenzione.

I giorni nostri

Nel frattempo centinaia di brevetti sono stati concessi alle aziende più disparate per l'adeguamento di alcuni dettagli, ma il principio di base è rimasto e la denominazione originaria «telaio Cotton» è diventata giustamente un concetto. Quando i moderni telai Cotton raggiunsero le 32 teste e la velocità di 100 ranghi al minuto, il cambiamento della moda verso la calza senza cucitura sembrò significare la sua fine, ma vi fu invece un ritorno come macchina per la produzione di teli su misura per indumenti esterni di prezzo conveniente.

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